Vogelberg
Informazioni
Data: | 20 - 21 agosto 2023 |
Altezza Massima: | 3217 m |
Dislivello: | 2030 m |
Lunghezza: | 15.5 km |
Chilometri sforzo: | 42.5 kmsf |
Durata: | 12 ore |
Difficoltà
Commento
Dopo essere salito l'anno scorso al Pizzo Cramorino, quest'anno voglio raggiungere il vicino Vogelberg, la seconda montagna più alta della Val Malvaglia dopo l'Adula. Per non seguire lo stesso itinerario dell'ultima volta, decido di passare dalla valle che sale al Ghiacciaio di Giumello. Visto che questa gita richiederà più di 2000 metri di dislivello, porto con me la tenda e il sacco a pelo per poter dormire lungo il percorso. Il peso dello zaino è quindi più elevato del solito.
Raggiunta la località di Fontané, in fondo alla Val Malvaglia, comincio a salire seguendo il sentiero sul fondovalle. Superato il ponte a quota 1352 metri, vado un attimo a vedere la Cascata del Ri di Costa dopodiché proseguo fino a Campéi. A quel punto il sentiero si fa un po' più ripido e seguendolo raggiungo senza problemi il Piano di Pena. Sul tratto seguente invece, fino al bivio a quota 2063 metri, c'è un po' di vegetazione lungo il percorso e la traccia non è sempre ben visibile. Raggiunto il bivio, abbandono il sentiero che porta all'Alpe di Giumello per seguire la traccia che sale sulla sinistra. Fino a quota 2220 metri è abbastanza visibile, poi sparisce. Al suo posto compaiono però dei segni bianchi e blu che, come scoprirò più tardi, indicano uno dei percorsi da seguire per uscire dalla nuova Via Alta Crio, non ancora inaugurata. Purtroppo però i segni non sono sempre facilmente visibili perché sono stati fatti per chi scende e non per chi sale e spesso si vedono solo dopo averli superati. Seguendoli raggiungo un pianoro a quota 2360 metri dove piazzerò la tenda e passerò la notte.
Il giorno seguente ricomincio a salire seguendo i segni bianchi e blu. Ho lasciato la tenda ed il sacco a pelo dietro ad un sasso ed ora posso finalmente camminare più leggero. Il terreno adesso è un po' più sassoso ma si riesce comunque a proseguire senza grandi difficoltà. Ogni tanto compare anche una leggera traccia.
Arrivato a quota 2770 metri, i segni bianchi e blu proseguono verso il Ghiacciaio di Giumello mentre io giro a sinistra e comincio a salire verso il Vogelberg. Attraversando il pendio pieno di sfasciumi raggiungo due salti rocciosi, uno a quota 2900 metri e uno a quota 3000 metri, che passo senza problemi (vedi foto). Proseguo quindi verso nord fino ad arrivare alla base delle cresta che congiunge il Vogelberg con il Rheinquellhorn. A questo punto le vie di salita sono due: o salire puntando verso la cima quotata 3211 metri, oppure risalire il canalone sulla sinistra che raggiunge direttamente la vetta. Io scelgo quest'ultima via perché mi sembra la più facile. Il canalone si rivelerà però molto faticoso a causa del terreno instabile e dei continui franamenti della roccia sotto i piedi. Passato questo tratto impegnativo arrivo finalmente in cima al Vogelberg dove trovo un ometto di sasso ad attendermi.
Dopo la pausa pranzo ricomincio a scendere per la stessa via dell'andata. Meglio non perdere troppo tempo perché ora mi restano ancora più di 2000 metri di discesa da fare. Tornato al pianoro a quota 2360 metri, recupero la tenda e il sacco a pelo e proseguo fino a tornare al punto di partenza.
Acqua
C'è una fontana poco dopo Fontané a quota 1330 metri e poi una vasca con un tubo per l'acqua vicino al bivio a quota 2063 metri. In seguito ci sono poi ancora alcuni fiumi tra i 2600 e i 2770 metri di quota.
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