Via Alta della Val Carassino
Informazioni
Data: | 22 settembre 2022 |
Altezza Massima: | 2486 m |
Dislivello: | 1240 m |
Lunghezza: | 15 km |
Chilometri sforzo: | 31.5 kmsf |
Durata: | 9 ore |
Capanne raggiunte: | Capanna Adula CAS |
Difficoltà
Commento
Era da un po' di tempo che desideravo fare la Via Alta della Val Carassino e oggi è finalmente giunto il momento. Questo percorso, inaugurato nel 2013, si snoda lungo la cresta ovest della valle e permette di raggiungere la Capanna Adula CAS per una via alternativa rispetto al fondovalle. È possibile percorrerlo nei due sensi, ma io, per maggior sicurezza, ho preferito seguire la direzione nord-sud in modo da fare i tratti più difficili subito al mattino e lasciare la lunga Val Carassino per il ritorno.
La partenza di questa gita si situa poco prima del Lago di Carassina dove sono presenti diversi posteggi. Mi incammino quindi lungo la strada che entra in valle per poi seguire il sentiero che attraversa il coronamento della diga. Dall'altro lato proseguo per circa 300 metri per poi cominciare a salire nei boschi in direzione della cresta. Una volta raggiunta la seguo in direzione sud, senza particolari problemi, fino a quota 2240 metri. A quel punto comincia la parte più difficile dell'intera gita, con tratti molto panoramici e a volte anche un po' esposti. La difficoltà raggiunge il T5 con passaggi di II grado di arrampicata. Molti punti però sono stati assicurati con dei cavi metallici o delle maniglie che aiutano molto a migliorare la sicurezza. Il pezzo più difficile, forse di tutta la via, si trova a quota 2274 metri (coordinate 2'717'562.2, 1'154'594.4) dove bisogna superare una cresta un po' affilata (vedi foto) con un grosso precipizio ad ovest ed uno un po' meno impressionante ad est. Più avanti ci sono poi ancora delle salite e delle discese su roccia, ma un po' meno impegnative della precedente. Arrivo in questo modo alla Cima Sgiu, la prima delle tre vette che raggiungerò oggi.
A questo punto comincia un lungo tratto un po' meno difficile (T4) e meno esposto che porta fino alla cima quotata 2406 metri. La discesa fino alla Forca di Pinadee presenta invece un ultimo pezzo impegnativo (ancora T5 con passaggi di II grado di arrampicata) verso quota 2370 metri (coordinate 2'717'944, 1'152'972) in cui bisogna attraversare una cresta un po' affilata dove, sul lato orientale, ci sono come sempre delle maniglie e dei cavi metallici. Ora non mi resta che risalire un'ultima pietraia e arrivo sulla Cima di Pinadee dove posso finalmente concedermi una pausa un po' più lunga. Dall'altro lato la cresta è un po' più facile e seguendola raggiungo la Cima di Brasciana. Proseguo poi lungo il sentiero, ora abbastanza visibile, fino al Passo di Piotta ed in seguito scendo un attimo alla Capanna Adula CAS visto che è da molti anni che non la vedo. Ritornato nella Val Carassino, la ridiscendo tutta fino a tornare al punto di partenza.
Per quanto riguarda l'acqua, c'è una fontana alla Capanna Adula CAS e poi ancora alcune altre lungo la Val Carassino.
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