Pizzo d'Era e Pizzo dei Torói
Informazioni
Data: | 31 luglio 2023 |
Altezza Massima: | 2618 m |
Dislivello: | 1090 m |
Lunghezza: | 10.2 km |
Chilometri sforzo: | 24.7 kmsf |
Durata: | 7 ore |
Difficoltà
Commento
Oggi decido di salire sul Pizzo d'Era, montagna posta sul confine tra la Valle Leventina e la Valle di Blenio. Già che sono in zona però, cercherò di scalare anche il Pizzo dei Torói.
Lascio la macchina nel posteggio a Pian Segno, lungo la strada per il Passo del Lucomagno. Il costo per l'intera giornata è di 5 franchi. Comincio quindi a camminare lungo la strada sterrata che prosegue verso ovest, per circa 400 metri, dopodiché imbocco il sentiero che sale a Brönich. Superata Frodalera raggiungo un bivio, a quota 1753 metri, da cui parte una traccia che sale verso il luogo chiamato Torói. Nel primo tratto la si vede ancora abbastanza bene ma poi, verso quota 1880 metri, sparisce. Proseguo quindi lungo i facili pascoli che salgono verso il Torói di Sotto che raggiungo aggirando la vetta da sud. Ricomincio quindi a salire e in poco tempo raggiungo anche la seconda vetta di giornata, il Torói di Sopra. Ora però il terreno comincia a diventare sempre più roccioso. Verso quota 2400 metri raggiungo la cresta nord-nord-ovest del Pizzo d'Era che decido di superare sulla destra perché da quel lato la pendenza sembra minore. Risalgo quindi la valletta che sale verso la Bocchetta d'Era per poi, a quota 2500 metri, tornare sulla cresta appena aggirata. Seguendo quest'ultima arrivo finalmente in cima.
Dopo la pausa pranzo, seguo per un breve tratto la cresta sud-ovest della vetta per fotografare meglio il Lago di Carì. Torno quindi indietro e scendo dalla montagna seguendo la cresta nord-est in direzione del Pizzo dei Torói fino a raggiungere le sue pendici. Da lontano la sua scalata sembra difficile, ma in realtà c'è una via non troppo complicata che porta in vetta. Da prima comincio a salire seguendo la cresta sud-ovest fino a raggiungere un gruppo di rocce. Mi calo quindi dall'altro lato e proseguo sul lato est della montagna dove è presente una striscia di prato abbastanza larga. Arrivo in questo modo appena sotto la vetta, sul lato sud. Ora si potrebbe salire un canale erboso abbastanza ripido ed arrivare in cima. Io però preferisco restare più a sinistra e risalire alcune rocce fino ad arrivare sulla cresta. Seguendola per una decina di metri arrivo quindi in vetta. L'intero percorso come detto non è troppo difficile e i passaggi raggiungono al massimo il I grado di arrampicata. In alcuni tratti però è un po' esposto.
Ritornato di nuovo alla base del Pizzo dei Torói, comincio a scendere verso Brönich. Il primo tratto presenta ancora delle facili pietraie che poi, a poco a poco, lasciano il posto ai prati. A quota 2000 metri compare una leggera traccia che scende a destra del fiume ma che in certi tratti sparisce in mezzo all'erba. A quota 1820 metri attraverso il Ri di Brönich per passare sulla sponda sinistra e dopo 250 metri arrivo di nuovo sul sentiero ufficiale che seguo fino a tornare al posteggio a Pian Segno.
Acqua
C'è una fontana a Brönich da cui però esce poca acqua e tiepida. Poco sopra c'è il fiume Ri da Brönich in cui invece scorre molta acqua fresca. Ci sono poi alcuni ruscelli salendo verso il Torói di Sotto.
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