Pizzo Cavagnöö
Informazioni
Data: | 6 agosto 2021 |
Altezza Massima: | 2836 m |
Dislivello: | 1100 m |
Lunghezza: | 12.7 km |
Chilometri sforzo: | 27.3 kmsf |
Durata: | 6 ore e 30 minuti |
Difficoltà
Commento
Il Pizzo Cavagnöö è una montagna poco conosciuta situata tra la Val Bedretto e la Val Bavona.
Per raggiungerla partiamo da Paltano, località posta lungo la strada che conduce al Passo della Novena. Ci incamminiamo quindi lungo il sentiero che sale a San Giacomo dove ci fermiamo un attimo ad osservare la bella cappella dedicata a San Nicola di Myra (o di Bari). Poco oltre è presente anche un fortino della seconda guerra mondiale di cui si vedono diverse feritoie. Proseguiamo poi verso est fino a raggiungere una grande e antica frana chiamata Ganone, dove sono presenti una grande quantità di macigni ormai ricoperti in parte di erba. Sorprendentemente, c'è un sentiero abbastanza comodo che attraversa tutto quel caos e che risale dall'altra parte fino al bivio a quota 2442 metri circa. In quel punto la via si divide in due; quella di sinistra porta al Passo Grandinagia mentre quella di destra alla Bocchetta di Formazzora. Noi seguiamo quella di destra e cominciamo a salire attraversando una pietraia in cui il sentiero diventa un po' più impegnativo e meno visibile del precedente, soprattutto nel primo tratto fino a quota 2530 metri. Dopo questa salita un po' ripida, raggiungiamo infine la Bocchetta di Formazzora superando così la parte più difficile della gita. Da qui, in poco tempo, arriviamo in vetta attraverso dei facili pendii cosparsi di roccette.
Dalla cima si può godere di un bellissimo panorama e di una vista stupenda sul ghiacciaio del Basòdino che si trova quasi di fronte.
Dopo una meritata pausa, ridiscendiamo fino alla Bocchetta di Formazzora e da li fino a San Giacomo. A quel punto decidiamo di fare una puntatina al Passo San Giacomo che raggiungiamo dopo una breve salita poco impegnativa. Ritorniamo infine sui nostri passi ridiscendendo a Paltano per lo stesso sentiero preso al mattino.
Per quanto riguarda l'acqua, ci sono due sorgenti prima di arrivare a San Giacomo che sgorgano proprio lungo il sentiero, a quota 2185 metri circa. Poi non c'è più niente di affidabile.
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