Monte Tamaro e Monte Gradiccioli
Informazioni
Data: | 17 settembre 2020 |
Altezza Massima: | 1962 m |
Dislivello: | 1030 m |
Lunghezza: | 12.5 km |
Chilometri sforzo: | 26.2 kmsf |
Durata: | 6 ore |
Difficoltà
Dall'Alpe di Neggia al Monte Tamaro (T2+ gli ultimi 130 metri a nord della vetta). | |
Dal Monte Tamaro al Monte Gradiccioli. | |
Dal Monte Gradiccioli all'Alpe di Neggia passando dai Monti Idacca. |
Commento
L'obbiettivo iniziale di questa gita era il Monte Tamaro anche se poi, come si vedrà, è stato raggiunto anche il Monte Gradiccioli.
Per prima cosa bisogna raggiungere l'Alpe di Neggia, tra Indemini e il Gambarogno, dove è presente una fermata dell'autobus e un grande parcheggio. Si comincia quindi a salire verso est lungo un bel sentiero, ben fatto e con una pendenza costante fino alla cima del Tamaretto. Qui sono presenti alcune vecchie caserme dell'esercito rimaste a testimoniare l'importanza che aveva questa regione a livello strategico. Si continua quindi a camminare verso est e in poco tempo si raggiunge un bivio dove bisognerà seguire il sentiero di destra che sale dritto verso il Tamaro. Dopo un centinaio di metri circa di dislivello si raggiunge un secondo bivio dove si seguirà ancora la via di destra che porta fino alla quota di 1830 metri circa. Qui c'è l'ultimo bivio. Se si continua dritto, verso la Capanna Monte Tamaro, dopo 500 metri circa è possibile ritornare indietro, verso il Tamaro, lungo un sentiero più facile ma più lungo. Io invece ho preferito prendere il sentiero di destra, un po' più impegnativo (T2+) ma più diretto e corto.
Si giunge così in vetta al Monte Tamaro dove si trova una grande croce, circondata da panchine e dove la gente non manca. La vicina funivia infatti porta in vetta moltissime persone. Purtroppo in futuro la situazione sarà destinata a peggiorare visto che è in corso un progetto per costruire una nuova funivia che salirà fino al Motto Rotondo, a due passi dalla vetta. Speriamo che questo non accada mai.
Ma torniamo alla nostra gita. Visto che la giornata è ancora lunga e il tempo è molto bello, decido di proseguire verso il Monte Gradiccioli, montagna che non avevo mai salito in passato. Per raggiungere questa cima si comincia col scendere verso sud verso la Bassa di Indemini, dopodiché si prosegue lungo una cresta molto larga fino alla Bassa di Montoia. A questo punto comincia la salita e dopo aver aggirato la vetta da sud si arriva in cima al Monte Gradiccioli.
Questa cima è spesso sottovalutata rispetto al vicino Monte Tamaro eppure è altrettanto bella. Sulla vetta è presente una bella croce in granito, la vista è stupenda ed è sicuramente meno trafficata dell'altra.
Dopo una pausa è arrivato il momento del ritorno e per prima cosa bisogna raggiungere l'Alpe di Montoia. Per variare un po' il percorso decido di scendere dai Gradiccioli verso sud e solo in seguito tornare indietro fino all'alpe. Ovviamente è anche possibile scendere direttamente verso nord, passando dalla Bassa di Montoia, lungo il sentiero preso in salita.
Una volta raggiunta l'alpe bisogna seguire il sentiero che scende verso nord, fino ad arrivare ai Monti Idacca, che purtroppo si trovano quasi 200 metri più in basso dell'Alpe di Neggia. Bisogna quindi ricominciare a salire verso nord cosa che, a fine giornata, non è molto divertente. Il primo tratto è su strada, ma poi per fortuna si incontra un sentiero che, attraversando prati e boschi, ci riporta al punto di partenza.
Per quanto riguarda l'acqua, c'è una fontana con rubinetto all'Alpe di Neggia e un tubo dell'acqua ad ovest del Monte Gradiccioli, a quota 1720 metri circa (coordinate 2'710'021, 1'104'740). Ci sono poi ancora diversi ruscelli scendendo dall'Alpe di Montoia verso i Monti Idacca.
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