Monte Generoso
Informazioni
Data: | 23 maggio 2010 |
Altezza Massima: | 1701.3 m |
Dislivello: | 1400 m |
Lunghezza: | 12 km |
Chilometri sforzo: | 30.7 kmsf |
Durata: | 8 ore |
Capanne raggiunte: | Rifugio Perostabbio |
Difficoltà
Commento
Questa gita descrive la famosa via della variante che dal Perostabbio sale direttamente sul Monte Generoso. Si può lasciare la macchina appena sotto Rovio, in un ampio parcheggio. Da li si attraversa il paese e si comincia a salire lungo una stradina non asfaltata fino alla Cappella di Soldino che si passa a sinistra. Si continua poi sempre sulla strada fino al ponte sotto il Prato di Pioda, superato il quale si comincia a salire lungo un sentiero poco marcato. A quota 700 metri il sentiero si divide in due varianti. Una, quella ufficiale visto alcuni vecchi segni bianchi-rossi presenti, sale a zig-zag ed è a tratti abbastanza ripida. Purtroppo è piena di alberi caduti che obbligano a numerose deviazioni ma è comunque la migliore da seguire quando si sale. L'altra variante è un po' meno visibile, sale più diretta della prima ed è quindi ancora più ripida di essa. Questo sentierino è segnalato ogni tanto da nastri bianchi e/o blu. Arrivati a quota 950 metri i due sentieri si fondono e si continua, sempre in pendenza, a salire fino al Rifugio Perostabbio. Dal rifugio si segue ancora il sentiero nel bosco fino a quota 1400 metri circa dove finalmente cominciano i prati e la vista può spaziare fino ai 4000 vallesani. Qui però il sentiero si fa un po' meno visibile, un po' più ripido e bisogna fare più attenzione a dove si mettono i piedi. Sono presenti anche alcuni passaggi di I grado. Arrivati a quota 1500 metri il sentiero diventa più pianeggiante e 80 metri circa più in alto arrivano le prime corde. Qui il sentiero si fa più difficile. Le prime corde sono utili ma non indispensabili. Dalla passerella (foto "Sentiero 10") in poi invece sarebbe un azzardo salire senza di esse. In alcuni passaggi ci si può tenere solo a loro. Dal ponticello appena citato è possibile vedere finalmente la famosa Casa della Marchesa. Questa casetta venne fatta costruire da una Marchesa italiana che cercava un posto tranquillo e lontano dalla gente dove riposare e meditare. Forse all'epoca il posto era più tranquillo ma vista l'enorme quantità di turisti incontrati in zona durante la gita, credo che oggi ci sarebbe poco da stare tranquilli in quella casa. Ultimamente è da notare la posa di un tetto, non bellissimo ma meglio di niente, che probabilmente preannuncia dei futuri restauri. Il primo passaggio un po' critico è visibile nelle foto Sentiero 10 e 11. Il secondo nelle foto Sentiero 11 e 12. Il terzo nelle foto Sentiero 13 e 14. L'ultimo passaggio, il meno difficile, nella foto Sentiero 15. Superati questi passaggi si arriva infine alla bocchetta di quota 1652 metri, posta fra il Monte Generoso e il Baraghetto. A questo punto è possibile salire in vetta per la via diretta, più facile e meglio mantenuta del pezzo di sentiero precedente. Sul Baraghetto invece parte la via ferrata Angelino che collega la cima (quota 1694 metri) all'anticima (quota 1659 metri) ed è stata appena rinnovata e riaperta. Il sentiero prosegue poi verso la Cima della Piancaccia e la Cima dei Torrioni. Poco prima di arrivare alla Cima Crocetta taglia a sinistra e scende poi fino al prato di Salera e poi da qui di nuovo a Rovio. Da notare il fatto che lungo tutto il percorso non c'è acqua. A Rovio vi sono numerose fontane e poi più niente fino al ristorante del Monte Generoso dove, o si paga, o si prende l'acqua dai lavandini nei wc.
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