Val Cadlimo e Lago dello Stabbio
Informazioni
Data: | 13 settembre 2020 |
Altezza Massima: | 2370 m |
Dislivello: | 550 m |
Lunghezza: | 17 km |
Chilometri sforzo: | 24.3 kmsf |
Durata: | 6 ore |
Laghetti raggiunti: | Lago dell'Isra |
Lago dello Stabbio |
Difficoltà
Commento
La destinazione di oggi è la Val Cadlimo e più precisamente il Lago dello Stabbio.
Raggiunto il Passo del Lucomagno si comincia a camminare verso ovest lungo la strada (vietata al traffico) che costeggia il Lago di Santa Maria. Dopo quasi due chilometri, all'inizio della Val Termine, si abbandona la strada e si prende il sentiero che sale in Val Cadlimo. Dopo un centinaio di metri si raggiunge il Reno di Medel che viene facilmente superato grazie ad un piccolo ponte tibetano. Sull'altro versante del fiume si comincia ora a salire in maniera più marcata e il sentiero diventa più impegnativo con alcuni piccoli tratti su roccia attrezzati con catene. Verso la quota dei 2180 metri si arriva infine all'imboccatura della Val Cadlimo e la pendenza del percorso cala notevolmente. Non però la difficoltà, visto che in alcuni tratti ci sono ancora delle pietraie da attraversare. Arrivati a quota 2228 metri il sentiero migliora leggermente, forse perché si unisce a quello proveniente dalla Val Termine che all'apparenza sembra un po' più facile.
In questo punto è presente anche una piccola diga che serve a captare una parte dell'acqua del fiume e a trasportarla in Val Piora dove verrà sfruttata dagli impianti idroelettrici del Ritom. Grazie ad una semplice tubatura di meno di 2 km di lunghezza, quest'acqua, invece di sfociare nel Mare del Nord andrà a finire nel Mare Adriatico, a quasi 1'000 km di distanza. Roba da non credere.
Dopo una piccola pausa si riparte verso ovest e dopo aver superato due alpeggi, Stabbio Nuovo e Stabbio di Mezzo, si giunge infine al Lago dell'Isra. A questo punto bisogna abbandonare il sentiero e cominciare a dirigersi verso sud-ovest aggirando il lago a destra o a sinistra. Se si sceglie di passare ad ovest è meglio non avvicinarsi troppo al lago perché il terreno è acquitrinoso soprattutto vicino alle sue sponde. Ad est del lago invece, come abbiamo scoperto al ritorno, il terreno è solido ed è presente anche una piccola traccia di sentiero.
In ogni caso, dopo aver passato il lago, rimane solo un breve pendio erboso ed in poco tempo si raggiunge il Lago dello Stabbio.
Per il ritorno si segue pressapoco la stessa via dell'andata. Raggiunto Stabbio Nuovo abbiamo avuto la sorpresa di incontrare una mandria di Yak che da diversi anni passa l'estate da queste parti. Saranno stati un centinaio di esemplari, provenienti da diverse parti della Svizzera e dai colori che vanno dal bianco al nero o un miscuglio dei due.
Per quanto concerne l'acqua, c'è una misera fontanella vicino all'ospizio del Lucomagno da cui sgorga poca acqua ed in seguito due ruscelli sotto l'Alpe Scaione. Ci sono ancora dei ruscelli vicino allo Stabbio di Mezzo ed infine ancora alcuni altri vicino al Lago dell'Isra.
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