Lògia e Pizzo Baratin
Informazioni
Data: | 4 - 5 agosto 2024 |
Altezza Massima: | 3079 m |
Dislivello: | 1720 m |
Lunghezza: | 19 km |
Chilometri sforzo: | 41.9 kmsf |
Durata: | 11 ore |
Capanne raggiunte: | Capanna Quarnei |
Laghetti raggiunti: | Laghetto di Cardedo |
Difficoltà
Commento
Dopo l'ultima gita alla Cima del Laghetto, oggi torno in Val Malvaglia per salire sul Lògia e sul Pizzo Baratin. Normalmente questa escursione la si potrebbe fare in giornata ma io ho voglia di prendermela comoda e decido di farla in due giorni, dormendo in tenda sul pianoro a quota 2400 metri.
Per prima cosa raggiungo il parcheggio presente dopo la località di Cusiè dopodiché comincio a camminare lungo la strada sterrata che conduce all'Alpe di Pozzo. Risalgo poi il sentiero fino a raggiungere l'Alpe di Quarnei e proseguo fino alla Capanna Quarnei. Mi dirigo quindi a Ürbell dove parte la traccia che porta all'Alpe Cardedo ed in seguito sale verso il laghetto che porta lo stesso nome. Superata l'alpe, lungo il percorso compaiono dei segni bianchi e blu che nel 2022, quando sono passato l'ultima volta, non c'erano. Fanno parte della nuova Via Alta Crio che sale al Vogeljoch, al Pizzo Baratin e poi prosegue verso il Vogelberg e oltre. Seguendo questi segni raggiungo il pianoro a quota 2400 metri dove piazzo la tenda e passo la notte.
Il giorno dopo riparto con lo zaino più leggero perché ho lasciato la tenda e il sacco a pelo dietro un sasso. Salgo quindi seguendo il nuovo percorso che passa vicino al Laghetto di Cardedo. Nel 2022, salendo al Pizzo Cramorino, ero passato invece più a nord lungo i prati del Piano del Pizzo Nass. Dove passo oggi invece il percorso è un po' più sassoso ma ha il vantaggio di passare vicino al laghetto che quest'anno è bello pieno. Una volta raggiunto, scatto numerose foto e poi riparto verso il punto quotato 2768 metri. Proseguo quindi lungo le Gane del Baratin fino a raggiungere il Vogeljoch dove mi fermo un attimo a riposare e ad ammirare il Paradiesgletscher che si trova proprio davanti a me. Dopo la pausa riparto verso sinistra e comincio a salire la cresta del Lògia che all'inizio è ampia e facile da scalare. Verso quota 3000 metri le cose cambiano e la cresta diventa più stretta e rocciosa. All'inizio resto su di essa ma poi mi sposto sul lato destro e passo appena sotto le rocce. È un po' esposto, ma non troppo. Superato questo tratto, lungo circa 100 metri, la parte più difficile è finita ed in poco tempo raggiungo la cima del Lògia dove trovo un grosso ometto di sasso ad attendermi.
Breve pausa e poi ridiscendo di nuovo al Vogeljoch dove comincio la salita sulla seconda vetta di giornata, il Pizzo Baratin. Anche qui fino a quota 3000 metri non ci sono particolari problemi. Poi però arriva il tratto forse più difficile di tutta la gita. C'è infatti una parete alta circa 6 metri da superare a cui però è stata attaccata recentemente una corda che facilita di molto la scalata. Direi che comunque la difficoltà resta intorno al II grado di arrampicata visto che in alcuni punti mi sono tirato su di peso. Superato questo passaggio non mi resta che seguire l'ultimo tratto di cresta e raggiungo la cima del Pizzo Baratin.
Dopo la pausa pranzo, comincio a scendere dall'altro lato dove la cresta è sicuramente più facile di quella salita in precedenza. Da questa parte c'è solo un breve tratto di II grado di arrampicata verso quota 3015 metri e il resto non è difficile. Raggiunta la bocchetta a quota 2998 metri, non si può subito scendere verso sud perché le rocce sono ripide. Risalgo quindi dall'altra parte per circa 10 metri fino a trovare un punto favorevole da cui scendere sotto la cresta. Arrivato sugli sfasciumi sottostanti, li ridiscendo facendo attenzione a non scivolare perché i sassi si muovono parecchio. Più in basso la situazione migliora e le rocce diventano più stabili. Arrivato a quota 2750 metri riprendo il sentiero seguito la mattina e lo ridiscendo fino al pianoro a quota 2400 metri dove recupero la tenda e il sacco a pelo. Scendo quindi all'Alpe Cardedo e proseguo verso la Capanna Quarnei. Non salgo però fino ad essa ma preferisco aggirare la collina in senso antiorario in modo da evitare 20 metri di salita inutile. Raggiunta l'Alpe di Quarnei scendo quindi all'Alpe di Pozzo e seguendo la strada torno al parcheggio dove finisce questa gita.
Acqua
Ci sono una fontana alla Capanna Quarnei e poi ancora una all'Alpe Cardedo. Ci sono poi diversi ruscelli lungo la strada che da Cusiè sale all'Alpe di Pozzo. C'è anche il fiume vicino all'Alpe di Quarnei dove però c'erano le mucche al pascolo. Ci sono poi alcuni fiumi abbastanza grossi lungo il sentiero prima dell'Alpe Cardedo ed infine c'è quello che scende dal Laghetto di Cardedo.
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