Il Madone
Informazioni
Data: | 27 luglio 2020 |
Altezza Massima: | 2756 m |
Dislivello: | 500 m |
Lunghezza: | 5 km |
Chilometri sforzo: | 11.6 kmsf |
Durata: | 4 ore |
Laghetti raggiunti: | Lago di Val Sabbia |
Lago del Madone |
Difficoltà
Commento
La gita di oggi si svolge in una delle zone più remote del Canton Ticino, la regione del Narèt.
Raggiunto il Lago del Narèt, in fondo alla diga settentrionale c'è il punto da cui parte il sentiero che sale in Val Sabbia. Lo seguiamo ed in breve tempo raggiungiamo il Lago di Val Sabbia. Da li cominciamo a salire verso nord lungo dei facili versanti erbosi in cui si trova ogni tanto una vecchia traccia di sentiero. Arriviamo così al laghetto senza nome che si trova a quota 2525 metri, che alcuni chiamano Lago del Madone. Da qui la via si fa più impegnativa. Visto che subito a nord del Passo del Madone c'è un tratto di cresta rocciosa, proviamo ad aggirarlo salendo un po' più a destra. Il pendio erboso è comunque abbastanza ripido e per un breve tratto anche un po' esposto. Una volta raggiunta la cresta sud del Madone, il pezzo più difficile è passato ed in poco tempo, seguendo il crinale, giungiamo in vetta.
Al ritorno ridiscendiamo la cresta salita all'andata, ma questa volta l'abbandoniamo più in alto, verso quota 2640 metri. Salendo ci siamo resi conto infatti che il pendio in quel luogo è meno ripido e meno esposto rispetto a quello seguito in salita. Consiglio quindi di seguire questa via più settentrionale, piuttosto che l'altra, anche salendo (vedi mappa).
Una volta tornati al Lago del Madone, ridiscendiamo per lo stesso percorso fino al Lago di Val Sabbia. Qui decidiamo di andare a vedere il vicino Lago del Fornà e quindi invece di scendere subito alla Diga del Narèt, ci dirigiamo verso est-nord-est. Dopo aver salito una settantina di metri ridiscendiamo verso il lago fino al bivio a quota 2365 metri circa. Imbocchiamo quindi il sentiero che gira a sud ed in breve tempo ritorniamo al punto di partenza.
Per quanto riguarda l'acqua, lungo la Val Sabbia ci sono alcuni ruscelli che sgorgano dai laghetti e poi più niente.
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