Corno di Gesero e Cima delle Cicogne
Informazioni
Data: | 22 novembre 2020 |
Altezza Massima: | 2227 m |
Dislivello: | 680 m |
Lunghezza: | 8 km |
Chilometri sforzo: | 17.1 kmsf |
Durata: | 4 ore e 30 minuti |
Capanne raggiunte: | Vecchia Capanna Gesero |
Capanna Gesero |
Difficoltà
Commento
Oggi salita al Corno di Gesero e alla Cima delle Cicogne, due montagne poste tra il Ticino e il Grigioni.
Per prima cosa raggiungiamo la località di Cadolcia lungo un'interminabile strada, a tratti stretta e coi fianchi parecchio ripidi.
Cominciamo quindi a salire lungo il sentiero che parte dall'Alpe di Cadinello, dove abbiamo la fortuna di vedere due camosci scappare nei prati. Raggiunta la quota dei 2000 metri, incontriamo una cresta rocciosa che viene superata senza troppi problemi grazie ad un pendio erboso che l'attraversa. In cima al pendio si trova un breve passaggio su roccia dove bisogna usare le mani per tenersi.
A questo punto siamo sul versante opposto della cresta ed incontriamo finalmente il sole, che in questo mese quasi invernale è molto basso. Continuiamo a salire verso sud, incontrando ancora ogni tanto qualche piccolo passaggio roccioso fino a quota 2080 metri circa, dove poi il sentiero ritorna di nuovo abbastanza semplice.
Raggiungiamo così la cima del Corno di Gesero dove, oltre a una piccola croce di legno, è presente anche un'installazione militare con delle grosse antenne paraboliche.
Dopo una pausa in vetta riprendiamo a camminare, questa volta verso la Cima delle Cicogne. Questo tratto di sentiero è meno bello del precedente e molto spesso la traccia scompare e occorrono buone capacità di orientamento per proseguire (molto utile il GPS). Il pezzo più impegnativo è quello che va dai 2110 ai 2080 metri dove ci sono alcuni tratti un po' esposti in cui è importante scegliere la via giusta.
Superata la parte difficile, si prosegue per un tratto erboso fino ad arrivare al bivio con il sentiero che arriva da Biscia. Adesso il percorso è molto più facile ed in poco tempo arriviamo al punto quotato 2191 metri dove incontriamo un'altra struttura militare, parecchio più grande della precedente e difficilmente aggirabile all'esterno della recinzione. Per raggiungere la cima non c'è quindi altro modo che entrare nel recinto della struttura, aggirare l'edificio sulla sinistra grazie a delle scale ed uscire sul retro.
Dopo un centinaio di metri raggiungiamo infine la Cima delle Cicogne vera e propria, segnalata da un piccolo ometto di sasso. Una sessantina di metri dopo la cima scopriamo anche la presenza di un antico fortino militare che testimonia come l'intera regione intorno al Passo San Jorio era di importanza strategica in vista di una possibile invasione da sud durante la prima guerra mondiale.
Riprendiamo quindi il cammino e scendiamo in direzione di Biscia dove troviamo la nuova Capanna Gesero quasi ultimata. Il rifugio è stato ricavato da una vecchia caserma militare e verrà inaugurato nel 2021. Continuando a scendere, 240 metri più in basso, raggiungiamo l'attuale Capanna Gesero, anch'essa ricavata da un vecchio edificio militare e che purtroppo in futuro verrà demolita.
Dalla capanna ritorniamo all'Alpe di Cadinello, lungo una strada carrabile in leggera salita, quando ormai si sta facendo buio. Questo circostanza ci permette però di ammirare uno splendido tramonto.
Per quanto riguarda l'acqua, abbiamo trovato un rubinetto aperto alla nuova Capanna Gesero e una fontana chiusa per l'inverno alla vecchia capanna. Poco a nord di quest'ultima c'è anche un fiume.
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