Cima del Simano
Informazioni
Data: | 26 agosto 2021 |
Altezza Massima: | 2579 m |
Dislivello: | 1220 m |
Lunghezza: | 14 km |
Chilometri sforzo: | 30.2 kmsf |
Durata: | 7 ore e 30 minuti |
Capanne raggiunte: | Rifugio Lavill |
Difficoltà
Commento
La meta di oggi è la Cima del Simano, montagna della Valle di Blenio che svetta sopra il comune di Acquarossa.
La partenza avviene da Cascina di Dagro (Dègro), raggiungibile mediante la funivia di Malvaglia oppure tramite la stretta e interminabile strada che proviene da Dandrio. In questo caso, per l'accesso alla valle, è previsto il pagamento di un pedaggio. Subito dopo il Laghetto della Val Malvaglia è infatti presente una colonnina automatica per la distribuzione di biglietti da lasciare sul parabrezza dell'auto. Il costo è di 5 franchi per l'intera giornata.
Raggiunte le cascine comincio quindi a camminare salendo fin verso quota 1700 metri dove incontro due deviazioni che supero sempre sulla sinistra. Continuo a salire verso la Costa di Merlino lungo un facile sentiero che però presenta alcuni passaggi un po' più impegnativi. Uno di questi lo si incontra a quota 1760 metri dove la via si avvicina parecchio al dirupo (vedi foto) e per sicurezza è stata posata una catena a cui ci si può tenere. Arrivo infine a Lavill dove è presente un rifugio per 12 persone che è stato recentemente rinnovato, sostituendo il tetto in piode con un tetto il lamiera.
A questo punto abbandono il sentiero ufficiale e comincio a seguire la traccia che sale all'Alpe Pièi. Fino a quota 2130 metri è abbastanza visibile, poi si raggiunge una parete rocciosa che da lontano sembrava difficile da superare. In realtà è presente una cengia larga circa 1 metro che permette un facile passaggio. Dopo le rocce il sentiero sparisce un po' per poi ricomparire 50 metri più in alto. Seguendolo arrivo infine all'Alpe Pièi.
Dall'alpe proseguo dritto verso nord, lungo facili pendii erbosi, aggirando sulla sinistra l'enorme pietraia che scende dalla Gana Bianca. Quest'ultima in realtà è un ghiacciaio roccioso tra i più grossi in Ticino. Sotto le pietre infatti è presente del permafrost che durante l'anno si muove e fa scivolare a valle tutte le rocce. In questo caso però il movimento si limita a 2-3 cm all'anno mentre in altri posti si può raggiungere anche il metro.
Arrivati a quota 2400 metri si raggiunge una barriera rocciosa che è possibile aggirare sulla sinistra (vedi percorso tratteggiato sulla mappa). Io però sono passato sulla destra perché ho voluto salire a dare un occhiata al Laghetto di Port. Purtroppo, come c'era da aspettarsi, in questo periodo è completamente asciutto. Sono quindi ritornato verso la Cima del Simano che ho risalito lungo la cresta nord-est, dove sono presenti alcune facili pietraie da attraversare.
Sulla cima è presente una bella croce, posata probabilmente nel 1983, e una stazione di misura meteorologica.
Per il ritorno ho scelto di seguire una via più corta e di scendere direttamente verso l'Alpe Pièi. Rispetto al percorso preso all'andata, questo è decisamente più roccioso, soprattutto intorno alla quota dei 2400 metri. Vi sono comunque degli ometti di sasso che aiutano a seguire la corretta via. Raggiunta l'alpe, ridiscendo di nuovo fino a Lavill dove questa volta decido di seguire il sentiero più alto che porta all'Alpe di Prou. Bisogna però considerare che così facendo ci sono altri 140 metri di salita da fare. Questa via infatti presenta numerosi saliscendi che ne aumentano abbastanza il dislivello.
Raggiunta l'alpe vado a dare uno sguardo alla Capanna Prou, dopodiché ridiscendo a Cascina di Dagro dove ha termine questa gita.
Per quanto concerne l'acqua, c'è una fontana a Cascina di Dagro, una a Lavill e una alla Capanna Prou. Più in alto ci sono poi alcuni ruscelli intorno all'Alpe Pièi che però si trovano nella zona in cui pascolano le pecore e l'acqua potrebbe non essere affidabile.
Commenti (0)